Il problema delle
vibrazioni degli edifici ha assunto, negli ultimi anni, sempre maggiore importanza, sia in relazione alla diversa tipologia strutturale delle costruzioni moderne, più snelle e leggere grazie ad un più razionale utilizzo dei materiali con migliori caratteristiche di resistenza meccanica, sia in relazione al moltiplicarsi delle fonti di vibrazione, in special modo quelle generate dall'attività dell'uomo: sorgenti di vibrazione quali attività di cantiere, scoppi di mine, funzionamento di macchine e traffico stradale e ferroviario, possono essere causa di disturbo e apprensione degli occupanti di edifici e ciò può portare alla necessità di verificare se le vibrazioni siano tali da indurre o meno danni alla costruzione, soprattutto in presenza di evidenti danni architettonici generati da altre cause. In generale, danni strutturali all'edificio nel suo insieme attribuiti a fenomeni vibratori sono estremamente rari e quasi sempre derivano dal concorso di altre cause. Perchè le vibrazioni possano arrecare danni strutturali è necessario che esse raggiungano livelli tali da causare, prima, fastidio e disturbo agli occupanti. Sono invece frequenti altre forme di danno, di entità definita "di soglia", che, senza compromettere la sicurezza strutturale degli edifici, ne possono determinare una riduzione del valore. I danni di soglia si possono presentare sottoforma di fessure nell'intonaco, accrescimenti di fessure preesistenti, danneggiamenti di elementi architettonici. |